Quante volte abbiamo sentito questa frase? Spesso viene utilizzata rivolgendola al cosiddetto ceto politico, il quale ribatte il 99% delle volte con un "sei un qualunquista". Pensavo a queste cose partecipando a una conversazione su facebook.
Più che lamentarsi dicendo che tutti sono uguali credo si debba prendere atto che è fondamentale partecipare. Le battaglie per il cambiamento non le fanno i singoli più o meno capaci, ma un collettivo che sceglie di modificare le cose che non vanno. Non siamo tutti uguali perché c'è chi non ha interessi da difendere, proprietà da tutelare, amicizie influenti da proteggere e crede, magari ingenuamente, che la nostra città possa meritarsi un'amministrazione più interessata alla città (e alle sue frazioni) che alla cura maniacale del consenso.
L'altro giorno ho invidiato i cittadini di San Vito di Cadore quando ho scoperto comprando della pizza di sabato sera alle 20 che mi stava servendo in negozio il loro sindaco. Il fornaio del paese.