A tutela dei pendolari della Bassa un pool di sindaci, ma anche incontri pubblici, un tavolo di concertazione e migliorie alla stazione ferroviaria di Monselice. È quanto dichiarato nella mozione presentata l'altra sera in consiglio comunale dai consiglieri della Nuova Monselice, Francesco Miazzi e Gabriella Zanin, e del Pd, Rino Biscaro e Pietroantonio Aldrigo. Una mozione approvata all'unanimità, con alcune modifiche alle premesse considerate troppo politiche dalla maggioranza. I proponenti del documento hanno voluto affrontare in sede istituzionale una situazione che, «dopo i tagli alle corse di linea e la soppressione di numerosi treni, continua a peggiorare in modo ormai insopportabile››.
A complicare le cose, come hanno evidenziato i proponenti, le condizioni della stazione di Monselice, senza una sala d'aspetto, una pensilina per proteggere moto e biciclette, e con un parcheggio auto lasciato al degrado. Insomma, non c'è solo il problema dei treni perennemente in ritardo, con numerose soppressioni, e sovraffollamento. Anche le strutture generano disagi agli utenti. I quattro consiglieri di centrosinistra hanno quindi chiesto al sindaco e all'amministrazione comunale di impegnarsi a coinvolgere i sindaci del territorio, per far causa comune contro i disservizi e il continuo peggioramento della situazione dei pendolari. Ma anche ad intervenire nei confronti dei vari soggetti ferroviari, della Provincia e della Regione, per procedere concretamente a affrontare i gravi problemi evidenziati, istituendo un tavolo di concertazione immediato.
«Abbiamo accolto la mozione, anche perché in linea con le azioni già intraprese dall'amministrazione. - ha spiegato il sindaco Francesco Lunghi - Già alcuni giorni fa abbiamo richiesto un appuntamento con l'assessore regionale Renato Chisso per cercare dI sbloccare la situazione, specialmente per quanto riguarda il progetto della Sfmr. Organizzeremo un incontro pubblico con i vari enti: la situazione ormai è disastrosa. Per quanto riguarda la nostra stazione al momento non ci sono soldi» (Gazzettino).