PIERLU.org | il blog di pierluigi giaccarello

27 settembre 2012

Ilva, ecco i nuovi dati: tumori più 12%

Sono numeri da brividi quelli che si leggono relativamente all'inquinamento dell'Ilva di Taranto. Come spesso accade, ci diranno che non è automatico collegare patologie dei residenti con la presenza di determinati insediamenti produttivi circostanti. Che non vi è alcun nesso di causa ed effetto.
Il paragone è improprio - lo ammetto - ma dobbiamo continuare a vigilare anche nel nostro territorio. Troppo spesso l'indifferenza di noi cittadini lascia spazi d'azione ai poteri politico ed economico collusi, i quali decidono con obiettivi diversi da quello che in primis dovrebbe mantenerci vigili, cioè la salvaguardia della salute generale. Per questo domani sera a Monselice è importante partecipare tutti alla fiaccolata per dire no a un futuro dominato dal cemento. Non si tratta di una battaglia ideologica ma di un concreto gesto di difesa del nostro territorio. E che torce e candele illuminino la coscienza collettiva.
Mesoteliomi, i tumori dell'amianto. Linfomi, neoplasie del fegato e dei polmoni. Sarebbero queste le patologie spaventosamente diffuse nell'area di Taranto nel quinquennio 2003-2008 secondi i risultati del progetto "Sentieri", tanto annunciati (quanto smentiti dal governo) negli ultimi giorni: per i tumori del fegato e dei polmoni +24 per cento, per i linfomi +38 per cento, per i mesoteliomi +306 per cento. Dati diffusi dal presidente dei Verdi Angelo Bonelli e dal presidente di Peacelink Taranto Alessandro Marescotti, dopo un "tira e molla" durato diversi giorni e l'annuncio del ministro della Salute Balduzzi che martedì aveva tentato di mettere fine alla querelle annunciando: «I nuovi dati saranno diffusi il 12 ottobre». (continua su corriere.it)