L'esponente del Pdl, responsabile regionale per le politiche della casa, è il quinto delegato della giunta Formigoni a
finire in manette. I carabinieri parlano di "preferenze pagate 50 euro l'una in contanti": ai boss della 'ndrangheta sarebbero finiti 200mila euro. E Formigoni non vede comunque motivo per dimettersi.