PIERLU.org | il blog di pierluigi giaccarello

23 ottobre 2012

L'effetto cumulativo delle emissioni al centro dei nuovi limiti per i cementifici.

Ricevo e volentieri pubblico da Leandro Belluco. Dobbiamo insistere sulla questione che in un'area dove in meno di dieci chilometri ci sono tre stabilmenti inquinanti non è possibile che i limiti autorizzati non tengano conto dell'effetto cumulativo. Lo capisce anche un bambino ma chi governa la Provincia no.
Nell'articolo del 16 u.s. "Emissioni in aumento» Italcementi minimizza" a firma di Francesca Segato pubblicato sul Mattino di Padova, era evidenziato l'aumento dell'inquinamento del cementificio Italcementi di Monselice rispetto all'anno precedente. Il potente Gruppo, dal canto suo, minimizzava affermando tra l'altro che: "le emissioni di NOx a ottobre sono in netto miglioramento".
La realtà, purtroppo, dimostra un preoccupante contrario.Questi i dati recentissimi (reperiti dal sito dello stesso cementificio) per il periodo che va, per l'appunto, dal 16 al 21 ottobre.










Ancora una volta si è assisto a dichiarazioni non vere che nessuna autorità si preoccupa di contestare.
 E' bene ricordare che il cementificio Italcementi di Coleferro deve rispettare un limite di 800 mg/Nmc mentre quello di Monselice (che si trova a poche centinaia di metri da un complesso scolastico e campo sportivo, a ca. 1 km dal centro del paese, inserito nel parco colli Euganei, con altri 2 cementifici nel raggio di 5 km) è autorizzato inspiegabilmente a scaricare fino a 1800 mg/Nmc del pericoloso gas tossico. Il cementificio di Coleferro, qualche giorno fa è passato alla cronaca nazionale perchè una parte dell'impianto è stata messa sotto sequestro per alcuni camini secondari fuori norma. A Monselice il camino principale sta scaricando regolarmente oltre il 20% del massimo concesso a Coleferro. 
Non è possibile che questa situazione, che non ha alcuna giustificazione, perduri nell'indifferenza degli amministratori locali, provinciali e regionali.