in questi giorni ti sto seguendo assiduamente e dai voce agli argomenti che continuano ad affollarmi la testa. Io facevo fino a venerdì scorso il segretario di circolo. Dopo il trattamento riservato a Prodi da questo PD non ce l'ho più fatta.
Come te sono convinto che alternative ce ne sarebbero state se solo avessero avuto più coraggio e ci si fosse ancorati con minor ipocrisia al catastrofismo dialettico dilagante. Io temo che il governissimo non darà quelle risposte che la crisi impone: quella di chi viene in banca a chiedermi un anticipo sullo stipendio perché deve pagare la bolletta del gas, non quella che riempie la bocca di quelli che saranno i prossimi minisitri della repubblica. Io ho deciso di abbandonare il PD. Non riesco nemmeno a dare ascolto a chi mi dice resta per cambiarlo davvero. L'ho scritto sul mio blog e qui lo ripeto: per cambiare qualcosa essa dev'esserci, ho l'impressione che il PD proprio non esista. Come dice Bersani (qua gli do ragione) si è forse ridotto (da quando è nato) ad uno spazio politico dove ognuno possa rivendicarne la propria quota.
Ho l'impressione che (per ora) ci sia solo tu a dare qualche barlume di speranza benché una domanda non trovi in me una risposta: come potrai diventare segretario dello stesso partito che nel frattempo sarà a Palazzo Chigi con il presidente del consiglio e alcuni ministri? Convincimi come solo tu sai fare.
Con stima,
Pierluigi Giaccarello